COOPERATIVA COMUNITA’ DI PIZZOFERRATO UN ANNO DOPO: 100 SOCI E PRIMI RISULTATI

da www.abruzzoweb.it

di Filippo Tronca

CHIETI – Paesi a rischio spopolamento che si trasformano in comunità coese e cooperanti, dimostrando che anche la montagna e l’entroterra possono essere luogo di progresso e innovazione.

Accade a Pizzoferato, paese della Majella chietina, dove è stato avviato l’innovativo progetto, il primo in Abruzzo, della cooperativa della Comunità, che ha, rispetto ad altre cooperative la peculiarità di dover avere soci dal 5 al 10 per cento residenti nel comune, con la possibilità di operare in più settori, prendendo in affidamento lavori di pubblica utilità, come la manutenzione del verde, il piano neve, l’assistenza sociale, il trasporto scolastico, partecipando ai bandi del Comune o di altri enti, ampliando poi la sfera di attività nei settori turistico, culturale e agricolo, potendo gestire anche esercizi commerciali.

Progetto partito formalmente giusto un anno fa, come già raccontato con un reportage da questa testata.

Oggi, in sede di primo, doveroso bilancio, il sindaco Palmerino Fagnilli annuncia con soddisfazione che la cooperativa di comunità Ajavedè, questo il suo nome, sta raggiungendo i 100 soci residenti necessari, che rappresentano ben oltre l’8 per cento degli abitanti di Pizzoferrato. 

E conferma soprattutto che si cominciano a produrre risultati economici per i soci lavoratori.

“Ad aderire – spiega il sindaco – sono stati giovani inoccupati, agricoltori ed anche titolari di attività commerciali e di ristorazione, proprietari di seconde case che cominciano ad intravedere pure una prospettiva economica in questa cooperativa; e ancora pensionati e cittadini che hanno già un lavoro, ma che aderiscono per solidarietà, per dare un sostegno ad una realtà che rappresenta una concreta possibilità di sviluppo locale per la loro terra ed anche la via per rendere il paese sempre più coeso”.

Per ora il core business della cooperativa è la produzione di fagioli quarantini, suocera e nuora, patata nera, tipicità locali che hanno fatto registrare oltre che l’aumento della produzione anche la vendita dell’intera raccolta già in autunno. Nonostante la mancanza della pioggia, il raccolto è stato infatti di ottima qualità grazie alle abbondanti nevicate. L’ottimo risultato è stato anche dovuto al marchio e all’organizzazione della cooperativa Ajavdé. Il Comune ha fatto la sua parte assumendo, dopo regolare bando, alcuni soci della coop per attività amministrative. La coop si vedrà rinnovato l’appalto per vari lavori socialmente utili, e lo spazzamento neve.

Ad aiutare e molto, anche l’incremento delle presenze turistiche registrato quest’estate.

“Tra giugno e settembre compreso – spiega Fagnilli – i turisti sono aumentati rispetto alla scorsa stagione del 20 per cento, che in numeri fanno 30 mila presenze tra tutte le strutture ricettive presenti”.

Turisti arrivati, dicono i numeri, principalmente dalla Campania, dal Lazio e dalla Puglia, ma con presenze pure dalla Sicilia, dal Veneto e dalla Lombardia dagli Stati Uniti, dal Belgio, dalla Francia e dall’Inghilterra.

La cooperativa di comunità in Abruzzo è stata introdotta dalla legge 25 del 2015, a firma dell’assessore Marinella Sclocco

Mancano ancora però i soliti regolamenti attuativi, che comunque non hanno impedito a Pizzoferrato di partire comunque. Cooperative di comunità stanno muovendo i primi passi a San Vito Chietino (Chieti), a Tollo (Chieti) ad Anversa degli Abruzzi e Collelongo (L’Aquila).

La Confcooperative Abruzzo, per voce del presidente regionale Massimiliano Monetti, aveva a maggio evidenziato la necessità di un incentivo economico, da parte della Regione, pari a 10 mila euro a cooperativa, 100 mila euro in tutto, tenendo fermo l’obiettivo alle dieci realtà da appoggiare come realtà pioniere. 

E aveva anche detto che “confcooperative è pronta a fare la sua parte, con fondi e il sostegno per le startup, di cui stiamo definendo le modalità”.

Di tutto ciò ancora non si è visto nulla di concreto, in questo caso si tratta solo di annunci.

“Poco male – commenta Fagnilli – ci sono le condizioni per andare avanti con le nostre gambe, l’aumento dei flussi turistici che vanno consolidati, aprono ottime prospettive, sia per la commercializzazione dei prodotti agricoli, che per la creazione di una rete di diffusa di ospitalità. Ed anche per la gestione e l’utilizzo della rete sentieristica e a tal proposito abbiamo aperto un dialogo con il Parco Nazionale della Majella. Abbiamo poi varato il nuovo sito turistico del Comune ‘Visitpizzofettaro’ che sarà lo strumento per raggiungere sempre più persone in rete e stiamo consolidando un proficuo scambio culturale con Talgarth (Galles), città gemellata con Pizzoferrato”.

“Su tutti questi fronti e quelli che si presenteranno in futuro, una cooperativa di comunità già operativa e che si sta facendo le ossa è il vera carta vincente. Perché è costituta da persone che vivono nel territorio, che si sono uniti con la fortissima motivazione di creare reddito e socialità, non è un ufo calato dall’alto, e che risponde solo alle logiche di un profitto che poi va a finire altrove”, conclude il sindaco.

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